Siamo arrivati alla terza e ultima parte della nostra mini guida sulla produzione dei contenuti. Nella parte 1 avevamo anticipato che produrre foto è più facile che fare video e fare soft è più semplice che fare hard.
Oggi vediamo brevemente che attrezzatura server per fare video e poi vediamo quali sono le difficoltà di fare hard. Anzitutto per fare video ci vogliono le cosiddette luci continute per illuminare la scena e non i flash di cui abbiamo parlato nella parte 2. La differenza principale tra questi due tipi di illuminazione sta nel fatto che i flash mandano un lampo molto potente scrincronizzato con la fotocamera mentre le luci continue hanno una quantità di luce costante.
Ultimamente si utilizzano luci al led molto economiche, potenti e che consumano anche poco. Queste luci sono dimmerabili ovvero hanno la potenza regolabile, possono funzionare anche a batteria per gli esterni e possono anche essere regolate a livello di temperatura di colore ovvero più fredde o più calde.
Io uso questo modello:
Se lavorate in interni procuratevi de modelli più piccoli con gelatine colorate per degli effetti super interessanti.
Per la riprese potete usare il cellulare oppure una videocamera. Sconsiglio l’uso della mirrosless o reflex se siete sole o in copia con il vostro lui perchè la messa a fuoco è complicata e rischiate di incasinarvi.
Fare video hard non è semplice come sembra, anzi. La prima cosa è la sicurezza. Se fai un video con un partner che non conosci ricordati di fare tutte le analisi e di farle fare anche a lui. Le analisi devono essere non più vecchie di 21 giorni e devono comprendere Hiv, epatite B e C, gonorrea, sifilide e clamidia.
In genere le ragazze lavorano con i propri partner ma attenzione alla salute se non si vuole utilizzare il preservativo.
Superato il problema salute c’è il problema delle riprese che se siete tu e il tuo partner può essere molto complicato. Ci sono delle regole: se inquadri il membro maschile con un tele questo sembra molto piccolo, se lo inquadri con un grandangolare sembra enorme. Il sesso tra due fidanzati è una cosa mentre la ripresa di una scena hard è una cosa completamente diverse. Lo spettatore deve vedere, deve entrare nella scena, immedesimarci, godere con voi. Ho visto girati di 10 minuti in cui non si vede uno straccio di penetrazione, filmati in cui l’inquadratura è fissa e statica e filmati con il cellulare che dopo 30 secondi fanno venire il mal di mare.
Io capisco che l’amatoriale è l’amatoriale ma se volete fare qualcosa di diverso ci vuole veramente poco. Guardate i video di Max Felicitas, lavora con una o due camere fisse e il cellulare in mano per le prospettive. Lui che è un esperto spesso si incasina perchè non è facile riprendere al volo la venuta mentre stai venendo ad esempio.
Il concetto di POV è carino ma che palle vedere tutti i video ripresi a 10 cm dalla patata. Insomma il porno amatoriale tra fidanzati funziona e si guadagna anche se fatto alla carlona ma pensate quanto sarebbe distintivo girare una volta al mese una scena premium.
Lavorare con il partner ovviamente consente di fare video ogni giorni, è chiaro ma ha senso produrre materiali uguali a se stessi? Penso che il pubblico prima o poi si stufi.
Il prossimo post lo dedicherò a Shinratensei98 che pur rimanendo nel genere qui sopra indicato cerca di movimentare molto i suoi video, tante cose mi piacciono altre meno e le vedremo insieme.
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[…] vi avevo anticipato nella guida sulla produzione dei contenuti vi voglio parlare dell’account shinratensei98 che in realtà cela due persone Matteo e […]